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A mia madre
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Monday, 07 October 2019 @ 16:00 Leggi il profilo di: Riflessi
Visualizzazioni: 236
Ancora manchi, certo.
Nella spirale del ricordo
c'è il momento di un saluto,
la tua veste bianca, il tuo respiro,
una goccia di rosso sul lenzuolo.
"Dai... ti prego, rimani. Aspetta. Aspetta..."
Il mio mare di speranza
asciugato da un sussulto,
da una lancetta volta
al suo minuto più lento,
poi a ritroso scatto immobile
in automatici sensi di colpa:
saresti qui se solo avessi saputo
annientare il passato
con un immenso grido,
con un unico fendente di rabbia
far cadere in ginocchio
l'avanzare inesorabile,
sollevare le braccia fino al cielo,
chiudere le porte al paradiso,
far tremare la terra e l'inferno
col calore di una mia sola lacrima.
Si, saresti qui.
Vicino.
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Contributo di: Carmen on Monday, 07 October 2019 @ 16:56 |
Brutta poesia per varie ragioni.
Inizia con un rapido indugio sui soliti
steretipi della madre angelicata per poi
tramutarla quasi in un angelo satanico
dai versi
"con un immenso grido" fino alla fine.
Noto infatti un crescendo di rabbia che il
figlio prova sostituendosi alla madre
scomparsa:
"con un unico fendente di rabbia
far cadere in ginocchio
l'avanzare inesorabile,
sollevare le braccia fino al cielo,
chiudere le porte al paradiso,
far tremare la terra e l'inferno"...
La madre diventa matrigna vendicativa,
inca..atissima, e mi pare che ne abbia ben
donde, almeno nel desiderio filiale.
Insomma,una madre molto ambivalente, e il
figlio tale la sente, e direi che questo
la connota di autenticità, a differenza
dell'essere diafano dell'incipit.
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Non c'è amore del vivere senza disperazione del vivere. Albert Camus
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Contributo di: zio-silen on Monday, 07 October 2019 @ 20:55 |
Grande rispetto per il sentimenti filiali.
Qualche perplessità nasce in postazione mediana
con quei "sensi di colpa" che mal si attagliano
ai versi successivi - dal tono poetico alto -
i quali (in antifrasi) esprimono impotenza
e fatalità.
Stelle e un saluto
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zio-silen[ ]
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Contributo di: natacarla on Monday, 07 October 2019 @ 23:25 |
Nel rispetto del contenuto della tua poesia - e non sai
quanto mi sia caro - devo però dirti un pio di cose.
Buonissimo l'incipit, moderno e sereno. Gli fai seguire
quel "Nella spirale del ricordo" con cui fa a botte.
Appesantisce la poesia come un sacco di sassi legati al
collo. Magari un "tra i tanti ricordi" (è solo un
esempio. Tu ne troveresti altri molto più validi, appena
riesci a respirare in mezzo a quel dolore).
Anche "poi a ritroso scatto immobile" è un verso poco
felice: inciampa su se stesso, intacca il fluire della
poesia. Toglierei anche "automatici" (io, per me, avrei
detto immancabili). Impeccabile la chiusa, all'altezza
dell'incipit.
Fuori dal contesto poesia, so quanto è difficile. Per
quanto si è fatto, sembra che avremmo potuto comunque
fare di più. Magari solo pregare. Non credo funzioni
così, ma è l'unica cosa a cui io non pensai.
Ti abbraccio, se posso.
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La poesia ha una struttura inamovibile, costruita in modo che nessun elemento possa essere spostato o modificato senza rischiare di alterare il messaggio.[ ]
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Contributo di: Titta on Tuesday, 08 October 2019 @ 12:21 |
Una lirica a mio avviso molto
bella colma di quelle
contraddizioni che spesso
accompagnano quei momenti cosi'
dolorosi. Non mi sento proprio
di fare mie quelle parole
cosi'intime, mi basta il
ricordo di quelle che ho
sussurato, gridato, trattenuto
accanto al letto di mio padre.
Ogni passaggio riflette in un
istante un legame che ha dovuto
fare i conti con la vita. La
comprensione latita qui e mi
spiace. : BELLA:
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Titta[ ]
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Contributo di: vincenzocusimano on Tuesday, 08 October 2019 @ 16:30 |
Rischio immenso scrivere della Mamma e ancor di più in poesia. Credo che qui, Riflessi, tu abbia scommesso e vinto. Poesia impeccabile per contenuto e forma. Solo, io avrei cominciato col secondo verso ed evitato il punto alla fine dopo “saresti qui”: sarebbe bastato lo stacco. D’accordo con Carla per la parola “automatici”, ma non per il resto e neanche ci vedo, come Carmen, una metamorfosi da da angelo a demone. A presto.
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Vincenzo Cusimano
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«Hai la debolezza di voler stupire. Cerchi versi splendidi per cose lontane; dovresti trovarli per cose che ti sono vicine» (Basho)[ ]
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Contributo di: Lorens on Tuesday, 08 October 2019 @ 19:35 |
..."A mia madre"... una dedica che non si discute nel
sentimento volto a ricordare "Lei" l'adorata mamma anche nel
rimpianto gridato a squarciagola, laddove si annidano ancora
di più dolore, rammarico e nostalgia d'amore perduto.
Bene così, un grido poetico paragonabile all'Urlo di Munch in
versi.
ciao
Lorens
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Lorens[ ]
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Contributo di: frame on Wednesday, 09 October 2019 @ 01:22 |
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Frame[ ]
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Contributo di: Empatia on Thursday, 10 October 2019 @ 16:33 |
Come siamo brave a prenderci colpe che non abbiamo
o meglio come è bravo il dolore a farci credere che
avremmo potuto/ dovuto fare qualcosa anche se siamo
coscienti dell'ineluttabilità di certi eventi. Mi
piace tutta. Nella prima parte il tuo sentimento è
molto dolce quasi idealizzato, poi ti senti
sopraffatta dai sensi di colpa per non essere stata in
grado di fermare il tempo. Perciò usi termini come
lancetta, minuto, scatto, automatici? Sento la rabbia
che ti preme perché non ti rimane altro che piangere.
È una poesia piena. Di immagini, di sentimento.
Brava
Un saluto, Empatia[ ]
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Contributo di: nino vicidomini on Saturday, 12 October 2019 @ 13:26 |
Fermarel'avanzare inesorabile non è da tutti, non ce l'avresti fatto di sicuro...
Ciao_____________nivi
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nino vicidomini[ ]
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Contributo di: indio on Wednesday, 16 October 2019 @ 13:37 |
...no oso dire nulla visto l'argomento molto intimo e delicato
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mitakuye oyasin
indio[ ]
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Contributo di: federicosecondo on Friday, 18 October 2019 @ 11:58 |
Nella spirale del ricordo.
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Niente è più facile dello scrivere difficile - KARL POPPER -
federicosecondo[ ]
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